Buongiorno, Letizia. Spero che ora tu stia meglio! Ehm... del self-publishing di non-fiction ne penso talmente bene che... ho percorso io stessa la strada!! 😂
Era un saggio sul linguaggio simbolico, uno 'stato dell'arte' delle principali teorie evoluzionistiche che hanno tentato di spiegarne l'origine. Volevo coniugare le mie due anime, quella scientifica e quella umanistica.
Ciao Letizia, ti capisco benissimo. Anche per me questo è un periodo di stanchezza e trovo faticoso concentrarmi soprattutto sull'appuntamento con la newsletter. È già capitato e cerco di organizzarmi di conseguenza con un piano editoriale e, quando proprio la barra dell'energia è in rosso, con un periodo di pausa. Non si può tirare troppo la corda.
Per il self-publishing, ho presente a quale "gne gne" mariantoniettesco ti riferisci 🤭. Personalmente ho letto testi autoprodotti di saggistica, narrativa e poesia di persone che conosco. In generale, il discorso è veramente vasto, ma l'unico commento che mi sento di lasciare è che oggi essere pubblicati da una grande casa editrice non è sempre e comunque garanzia di qualità.
No, dobbiamo imparare a non tirare troppo la corda, hai ragione :)
Sul self publishing, wink wink, figurati cosa posso pensare della qualità delle grandi case editrici, avendoci pure lavorato... non faccio di tutta l'erba un fascio, né in un caso né nell'altro :D
Io sono particolarmente riot visto il rigetto delle schiavitù digitali che caratterizza questa mia fase esistenziale, ma anche se sono profondamente convinta che Alternate Takes sia una bella abitudine per molte persone, che qualcuno si domanderà che cosa è successo, che gli algoritmi di slack andranno in tilt, mi sento di dire: spediamole quando ci pare queste benedette newsletter! Quando abbiamo il tempo, l’energia, la voglia, la creatività… Che quelle lì che vanno pagate in tempo mi pare siano le multe…. Always love you 🫶
La tua disconnessione è apprezzabile già dagli "algoritmi di slack", e ti prenderò come esempio di vita più di quanto già faccio :D Grazie cara, ti abbraccio forte!
Sono d'accordo con te quando dici che spesso chi si accorge veramente di certe cose siamo solo noi stessi (anch'io ho provato sensazioni molto simili a quelle che descrivi sulla mia pelle). Ma avere dei momenti di alti e bassi è più che normale, non bisogna giustificarsi. Spesso, dipende tutto dalla prospettiva con cui guardiamo le cose.
Ad esempio, quando scrivi: "Io, da un po’ di anni a questa parte, più che guardare riguardo" mi ha ricordato una frase di Nabokov citata nelle sue Lezioni di letteratura: "A good reader, a major reader, an active and creative reader is a rereader." Ecco, io credo che possiamo rigirarla, o meglio estrapolare il suo diretto corollario: "a good watcher is a rewatcher" :)
Per una frazione di secondo ho pensato che avessi deciso di mettere in pausa fino a data da destinarsi Alternate Takes, e mi sarebbe dispiaciuto, perché capisco molto bene la stanchezza che può fare da sfondo alla scelta di rallentare. Nonostante la mia Ojalá abbia già i suoi bei tre annetti, ho avuto diversi momenti di scoraggiamento, una pausa lunga nel 2022 e un cambio di frequenza dell'invio nel 2023, in concomitanza di momenti in cui la vita mi stava sdrenando. Rallentiamo, ci fa molto bene, e anche le idee per le evoluzioni future ne traggono beneficio.
Per quanto riguarda l'auto-pubblicazione: credo di non aver mai letto nulla di fiction, mentre di non-fiction sì, di solito testi scritti da persone che già seguivo per lavoro. E per me non ha avuto nessun impatto sulla qualità/utilità della lettura.
Sì, hai ragione, è un fraintendimento più che legittimo :D Ma no, non ho intenzione di smettere di pubblicare o di sospendere. Queste due settimane è andata così, ma mi diverto troppo per mollare :)
Grazie per il punto di vista sul self publishing, è una prospettiva che mi sembra comune, ma non vorrei avere lo sguardo viziato dalla mia percezione.
Grazie per queste parole, Letizia: sia per il diritto a stare in pausa sia per la riflessione sulle vacanze; che poi a me quando ci sono queste pause in cui molte persone vanno via, capita e piace affondare in vacanze domestiche (anche perché a volte i soldi non ci sono per andarsene).
Bello che hai accennato ai libri ad alta leggibilità: se t'interessa, nei libri per ragazzə li usano anche Beisler, Biancoenero, Camelozampa (ne avevo accennato nella Linguetta #67, ma voglio tornarci su in modo più approfondito prossimamente).
E comunque bella puntata pure questa di Alternate Takes, scovo sempre cose che espandono i miei orizzonti!
Anche a me le vacanze domestiche non dispiacciono: non so se faccio di necessità virtù :D Vivendo a Firenze, poi, ho l'orrore dei ponti e dei fine settimana lunghi, in cui ogni meta è affollata in modo invivibile.
Grazie per le dritte sull'alta leggibilità, è un tema che mi interessa molto: aspetterò il tuo approfondimento!
Sempre preziosissima e densissima, questa newsletter. Infatti me la lascio da leggere quando ho la testa un po' libera e un po' di tempo. Grazie Letizia! Ottomila spunti favolosi.
mag 3·modificato mag 3Messo Mi piace da Letizia Sechi
Letto in una giornata (un venerdì più particolare del solito, forse, semplicemente) "che non ce l'ha fatta" questa lettura ha preso una piega particolare, me la sono venuta a cercare con il motore di ricerca tra la posta non letta. Ammetto che "self publishing di non-fiction" mi fa davvero pensare che questa sia LA mia giornata che non ce l'ha fatta. Mi si incrociano gli occhi, mi si incastra il cervello. "Self publishing di non-fiction" sarebbe ad esempio "Chi vuole cavalli...."? Sondaggio interessante, facci sapere cosa scopri!
Baci e spero di riuscire a sentire te e Luca di persona :)
Esatto Stefano, “Chi vuole cavalli più veloci” è proprio self publishing di non fiction :) Spero che la giornata di domani ce la faccia e di vederti a Roma!
Forse sì forse ce ne accorgiamo solo noi di certe assenze, ma penso che porsi il problema è una manifestazione di rispetto per chi ci legge, è cura ed attenzione, per niente banali. Comunque il titolo è sbagliato perché questa newsletter ce l'ha fatta e anche molto bene!
Buongiorno, Letizia. Spero che ora tu stia meglio! Ehm... del self-publishing di non-fiction ne penso talmente bene che... ho percorso io stessa la strada!! 😂
Molto interessante! Mi piacerebbe saperne di più :)
Era un saggio sul linguaggio simbolico, uno 'stato dell'arte' delle principali teorie evoluzionistiche che hanno tentato di spiegarne l'origine. Volevo coniugare le mie due anime, quella scientifica e quella umanistica.
Si intitola "Come siamo diventati umani" (https://www.amazon.it/Come-siamo-diventati-umani-Simona/dp/8831686585)
Grazie! Vado subito a vedere
Leggere questa newsletter con TBBT in sottofondo è stata un’esperienza strana, arrivato alle ultime righe 😂
Noi separati nella culla! Spero che un giorno potremo prendere un caffè :)
Doveroso ☕️
Ciao Letizia, ti capisco benissimo. Anche per me questo è un periodo di stanchezza e trovo faticoso concentrarmi soprattutto sull'appuntamento con la newsletter. È già capitato e cerco di organizzarmi di conseguenza con un piano editoriale e, quando proprio la barra dell'energia è in rosso, con un periodo di pausa. Non si può tirare troppo la corda.
Per il self-publishing, ho presente a quale "gne gne" mariantoniettesco ti riferisci 🤭. Personalmente ho letto testi autoprodotti di saggistica, narrativa e poesia di persone che conosco. In generale, il discorso è veramente vasto, ma l'unico commento che mi sento di lasciare è che oggi essere pubblicati da una grande casa editrice non è sempre e comunque garanzia di qualità.
No, dobbiamo imparare a non tirare troppo la corda, hai ragione :)
Sul self publishing, wink wink, figurati cosa posso pensare della qualità delle grandi case editrici, avendoci pure lavorato... non faccio di tutta l'erba un fascio, né in un caso né nell'altro :D
Io sono particolarmente riot visto il rigetto delle schiavitù digitali che caratterizza questa mia fase esistenziale, ma anche se sono profondamente convinta che Alternate Takes sia una bella abitudine per molte persone, che qualcuno si domanderà che cosa è successo, che gli algoritmi di slack andranno in tilt, mi sento di dire: spediamole quando ci pare queste benedette newsletter! Quando abbiamo il tempo, l’energia, la voglia, la creatività… Che quelle lì che vanno pagate in tempo mi pare siano le multe…. Always love you 🫶
La tua disconnessione è apprezzabile già dagli "algoritmi di slack", e ti prenderò come esempio di vita più di quanto già faccio :D Grazie cara, ti abbraccio forte!
Sono d'accordo con te quando dici che spesso chi si accorge veramente di certe cose siamo solo noi stessi (anch'io ho provato sensazioni molto simili a quelle che descrivi sulla mia pelle). Ma avere dei momenti di alti e bassi è più che normale, non bisogna giustificarsi. Spesso, dipende tutto dalla prospettiva con cui guardiamo le cose.
Ad esempio, quando scrivi: "Io, da un po’ di anni a questa parte, più che guardare riguardo" mi ha ricordato una frase di Nabokov citata nelle sue Lezioni di letteratura: "A good reader, a major reader, an active and creative reader is a rereader." Ecco, io credo che possiamo rigirarla, o meglio estrapolare il suo diretto corollario: "a good watcher is a rewatcher" :)
Certo che per non avercela fatta questo AT ti è venuta benissimo
Ho usato le ultime freccette che avevo nell'arco
Per una frazione di secondo ho pensato che avessi deciso di mettere in pausa fino a data da destinarsi Alternate Takes, e mi sarebbe dispiaciuto, perché capisco molto bene la stanchezza che può fare da sfondo alla scelta di rallentare. Nonostante la mia Ojalá abbia già i suoi bei tre annetti, ho avuto diversi momenti di scoraggiamento, una pausa lunga nel 2022 e un cambio di frequenza dell'invio nel 2023, in concomitanza di momenti in cui la vita mi stava sdrenando. Rallentiamo, ci fa molto bene, e anche le idee per le evoluzioni future ne traggono beneficio.
Per quanto riguarda l'auto-pubblicazione: credo di non aver mai letto nulla di fiction, mentre di non-fiction sì, di solito testi scritti da persone che già seguivo per lavoro. E per me non ha avuto nessun impatto sulla qualità/utilità della lettura.
Sì, hai ragione, è un fraintendimento più che legittimo :D Ma no, non ho intenzione di smettere di pubblicare o di sospendere. Queste due settimane è andata così, ma mi diverto troppo per mollare :)
Grazie per il punto di vista sul self publishing, è una prospettiva che mi sembra comune, ma non vorrei avere lo sguardo viziato dalla mia percezione.
Grazie per queste parole, Letizia: sia per il diritto a stare in pausa sia per la riflessione sulle vacanze; che poi a me quando ci sono queste pause in cui molte persone vanno via, capita e piace affondare in vacanze domestiche (anche perché a volte i soldi non ci sono per andarsene).
Bello che hai accennato ai libri ad alta leggibilità: se t'interessa, nei libri per ragazzə li usano anche Beisler, Biancoenero, Camelozampa (ne avevo accennato nella Linguetta #67, ma voglio tornarci su in modo più approfondito prossimamente).
E comunque bella puntata pure questa di Alternate Takes, scovo sempre cose che espandono i miei orizzonti!
Anche a me le vacanze domestiche non dispiacciono: non so se faccio di necessità virtù :D Vivendo a Firenze, poi, ho l'orrore dei ponti e dei fine settimana lunghi, in cui ogni meta è affollata in modo invivibile.
Grazie per le dritte sull'alta leggibilità, è un tema che mi interessa molto: aspetterò il tuo approfondimento!
Sempre preziosissima e densissima, questa newsletter. Infatti me la lascio da leggere quando ho la testa un po' libera e un po' di tempo. Grazie Letizia! Ottomila spunti favolosi.
Fai come me, spizzica! Grazie Elena ❤️
Letto in una giornata (un venerdì più particolare del solito, forse, semplicemente) "che non ce l'ha fatta" questa lettura ha preso una piega particolare, me la sono venuta a cercare con il motore di ricerca tra la posta non letta. Ammetto che "self publishing di non-fiction" mi fa davvero pensare che questa sia LA mia giornata che non ce l'ha fatta. Mi si incrociano gli occhi, mi si incastra il cervello. "Self publishing di non-fiction" sarebbe ad esempio "Chi vuole cavalli...."? Sondaggio interessante, facci sapere cosa scopri!
Baci e spero di riuscire a sentire te e Luca di persona :)
Esatto Stefano, “Chi vuole cavalli più veloci” è proprio self publishing di non fiction :) Spero che la giornata di domani ce la faccia e di vederti a Roma!
Forse sì forse ce ne accorgiamo solo noi di certe assenze, ma penso che porsi il problema è una manifestazione di rispetto per chi ci legge, è cura ed attenzione, per niente banali. Comunque il titolo è sbagliato perché questa newsletter ce l'ha fatta e anche molto bene!
Grazie 😃