Primo intermezzo: Vite scritte
Una newsletter più leggera per l'estate: una lista di consigli di lettura a tema leggermente biografico.
Anche quest’anno mi comporto da italiana media: per l’estate alleggerisco la newsletter. Ho sempre trovato suggestivo il titolo del libro di Javier Marías, Vite scritte, e ho pensato di raccogliere alcuni consigli di lettura sul tema: vite di scrittori e scrittrici, raccontate da altri; fedeli o romanzate, suggestive, quasi tutte brevi, senza pretesa di esaustività.
Se hai voglia di consigliare altri titoli, i commenti sono a tua disposizione.
Vite scritte
Vite scritte, Javier Marias
In Vite scritte Javier Marias raccoglie una serie di ritratti di scrittori, da piluccare come un grappolo d’uva. «L’idea era, insomma, di trattare questi letterati, conosciuti da tutti, come personaggi da romanzo, che poi è probabilmente la maniera in cui tutti gli scrittori intimamente desiderano vedersi trattati, al di là della fama o dell’oblio.» Il maschile sovraesteso è appropriato, dato che alle scrittirci Marias dedica poco spazio. Ma questi ritratti sono delle vere perle: prova a figurarti Henry James che «per la calvizie sembrava un teologo e per gli occhi uno stregone».
La scrittrice abita qui, Sandra Petrignani
Per ristabilire l’equilibrio, con La scrittrice abita qui farai «un lungo viaggio in case-museo che, attraverso mobili e suppellettili, stanze e giardini raccontano la storia sentimentale delle più significative scrittrici del Novecento. Sandra Petrignani le cerca nei loro oggetti, interroga i loro diari, la poltrona in cui si sedevano, il portafortuna da cui non si separavano, ma anche (in alcuni casi) le persone che ancora conservano un ricordo vivo di loro.»
Ritratto dell’artista da piccolo, Marta Barone
Undici infanzie di scrittrici e scrittori, sono quelle che Marta Barone racconta in Ritratto dell’artista da piccolo. «Cosa c’è stato, degli scrittori e delle scrittrici, prima Questi undici, strepitosi ritratti non sono biografie, né saggi critici. Sono album di ricordi, racconti d’atmosfera, palinsesti miracolosamente in equilibrio tra vita e arte, infanzia e maturità, tra il senno di poi di noi lettori e la sconfinata apertura che ogni bambino porta al mondo.» Credimi, la quarta di copertina non è troppo generosa: il libro merita tutti questi aggettivi.
Per amore delle parole. Vita e passioni di Virginia Woolf, Beatrice Masini
Lettori e lettrici di Virginia Woolf tendono in genere a collezionare anche le opere intorno a lei1. Tra queste spero non vi sia passato inosservato Per amore delle parole. Vita e passioni di Virginia Woolf, scritto da Beatrice Masini. Ma non aspettarti una biografia. Dice l’autrice:
Che senso ha leggere la biografia di uno scrittore? Che senso ha scriverla? Io, che amo leggere sopra ogni altra cosa, ho letto pochissime biografie di scrittori: quattro, forse cinque. E questo libro comunque non è una biografia. Ho cercato di immaginare alcuni momenti della vita di Virgina Woolf, così come ho potuto leggendo i suoi romanzi, i diari, le lettere e poi i libri che parlano di lei, e guardando le foto. Qua e là ho legato questi momenti immaginati con fatti accaduti e documentati, perché la vita è una sequenza di prima e dopo, e nel rileggerla bisogna rispettare questa sequenza.
Una stanza tutta per gli altri, Alicia Giménez-Bartlett
A conferma di quanto dicevo sul collezionismo dei libri intorno a Virginia Woolf, Una stanza tutta per gli altri è una vera chicca, dalla penna speciale di Alicia Giménez-Bartlett: «Nelly Boxall, la cuoca di Virginia Woolf, non ebbe mai una stanza tutta per sé; dovette condividerla per anni con la cameriera Lottie, peraltro sua amica. Il diritto ad averla quella stanza, – che Woolf, pubblicando “Una stanza tutta per sé”, eresse a condizione essenziale per una donna intellettualmente emancipata – è pervicacemente negato alle sue domestiche. Ma questa è solo una delle contraddizioni che segnano il lungo e tormentoso rapporto di Nelly con la sua signora, raccontato in questo libro di Alicia Giménez-Bartlett. Bartlett racconta di come si sia appassionata alla vicenda di Nelly e di casa Woolf e, al resoconto delle sue ricerche sull'Inghilterra dell'epoca, alterna il racconto della cuoca così come viene fuori dalle pagine del giornale intimo che Nelly tenne per 18 anni (il tempo che rimase al servizio della scrittrice), riordinato e riempito grazie alla lettura comparata dei due diari, quello della cameriera e quello della signora.»
Una stanza tutta per sé, A. Johnson e J. Oses
Qui di Woolf rimane il cenno al titolo, citatissimo2, Una stanza tutta per sé è un bellissimo illustrato pubblicato da Ippocampo, che ci fa fantasticare su scrivanie e luoghi di scrittura di autori e autrici illustri: Jane Austen, le sorelle Brontë, Agatha Christie, Ernest Hemingway, Umberto Eco, Jack London, Haruki Murakami, Marcel Proust, J.K. Rowling, Virginia Woolf3.
Writing a Woman’s Life, Carolyn G. Heilbrun
Ho scovato per caso un’introvabile edizione italiana di Writing a Woman’s Life in una piccola biblioteca. Non sono riuscita a ritrovarla da nessuna parte, ma quella inglese è ancora in circolazione. Carolyn G. Heilbrun racconta di vite di scrittrici per evidenziare il loro sforzo per vivere e scrivere allontanandosi dagli stereotipi costruiti dalla società e dagli uomini, per scrivere e vivere in modo non tradizionale, per rompere i limiti e i ruoli imposti. Heilbrun riflette su come questi limiti abbiano influito anche nel racconto stesso delle vite delle scrittrici, per restituircele con una più giusta autenticità.
Dato che adoro unire i puntini, in una delle versioni della copertina figura la madre di Virginia Woolf,
Il re di tutti. Un ritratto di Stephen King, Luca Briasco
«Luca Briasco, lettore famelico di King, traduttore dei suoi libri più recenti, profondo conoscitore della letteratura americana, ci conduce dentro l'arte di un genio indagando i temi ricorrenti di un corpus narrativo sconfinato eppure straordinaria mente coerente. Il risultato è un ritratto unico nel panorama italiano, un'occasione per scoprire (o riscoprire) uno scrittore che da oltre quarant'anni alimenta i nostri incubi.» Il re di tutti è da leggere con la matita in mano, per prendere appunti.
Scrittori! e Scrittrici!, K. Mahrenholtz e D. Parisi
Scrittori! e Scrittrici! sono due volumi gustosi e ideali per regali e autoregali. Le vite scritte si intrecciano alle opere e alla storia del mondo: insomma, a un ripasso gioioso, sfizioso, della migliore letteratura.
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E Paolo Cognetti. Mi spieghi cosa c’entra in questa lista Cognetti? Non mi do pace.
Un libricino molto carino sul tema e che è stato ripubblicato recentemente da Einaudi è "Scrivere un tic" di Francesco Piccolo. Ci sono dentro mille curiosità e aneddoti e si legge in una giornata.
La presenza di Paolo Cognetti nell’edizione italiana mi ha costretta a comprare quella originale ¯\_(ツ)_/¯