Questa puntata risuona molto anche a me, che per lavoro mi occupo di comunicazione e che qui sto per lanciare una newsletter che combina scrittura e musica con i viaggi e la creatività…mi iscrivo intanto subito alla tua newsletter e ti ringrazio perché mi hai dato ottimi spunti per approfondire, che spero tanto di riuscire a far confluire nel mio piano editoriale…
Ho appena letto con un gruppo di lettura 8-10 anni un fumetto che è un inno alle onomatopee (oltre che divertentissimo): "HiLo. Il ragazzo precipitato sulla terra" di Judd Winick, primo di una serie di dieci volumi, di cui Il Barbagianni finora ne ha tradotti tre.
E mi fa piacere leggere di una convergenza di pensiero con Jeanette Winterson, visto che anch'io tempo fa avevo pensato proprio a 'intelligenza alternativa' come espressione più appropriata per l'intelligenza artificiale. Che poi, che cosa di umano non è artificiale?
Ora che mi scrivi mi chiedo come ho fatto a dimenticare "Il libro senza figure" di Novak, pubblicato da Bompiani (Letizia si mette le mani in faccia, sconsolata).
Allora mi hai letto nel pensiero! :) Avevo preso qualche appunto per un numero su onomatopee & Co, poi sono arrivate altre idee e quella lì è finita un po' più giù... La ripesco, promesso ;)
Per quanto riguarda le onomatopee, molti anni prima di aver pubblicato il "topo dei fumetti" nelle Favole al Telefono, Rodari già nel 1950 scriveva di come i fumetti rappresentassero sentimenti e rumori con suoni prettamente "americani", trovando in questo un valore non necessariamente negativo. Erano anni particolari, in Italia, di grandi polemiche legate a questo fenomeno, dato che si riteneva che queste semplificazioni rovinassero la didattica e rendessero i bambini meno intelligenti; oltre a questo le inevitabili polemiche relative alla violenza, in seguito ad alcuni fatti di cronaca nera.
"La fonosemantica apre la possibilità di una specie di grammatica sonora sull’utilizzo sapiente di vocali e consonanti che non può che essere di sicuro interesse per chi scrive": in questo libro bellissimissimo, Le parole dell'incanto, Franco Dogana spiega il fonosimbolismo alla perfezione. Lo consiglio per chi volesse approfondire!
Buongiorno Letizia, grazie per la menzione! Amo i confronti che si possono costruire sulla nostra relazione con gli animali e con le intelligenze artificiali (basti pensare alla questione della coscienza). Bellissima questa puntata sul suono delle parole 🤩
Da Giada: https://pudding.cool/2025/03/language/
Le onomatopee degli animali
Grazie!
Ah, c'è anche un bell'albo illustrato di Fred Paronuzzi per Camelozampa fatto solo di figure e onomatopee: s'intitola "Sssh".
Questa puntata risuona molto anche a me, che per lavoro mi occupo di comunicazione e che qui sto per lanciare una newsletter che combina scrittura e musica con i viaggi e la creatività…mi iscrivo intanto subito alla tua newsletter e ti ringrazio perché mi hai dato ottimi spunti per approfondire, che spero tanto di riuscire a far confluire nel mio piano editoriale…
Benvenutə allora, e buon laovro!
Che dire, una puntata che mi suona parecchio 😆.
Ho appena letto con un gruppo di lettura 8-10 anni un fumetto che è un inno alle onomatopee (oltre che divertentissimo): "HiLo. Il ragazzo precipitato sulla terra" di Judd Winick, primo di una serie di dieci volumi, di cui Il Barbagianni finora ne ha tradotti tre.
E mi fa piacere leggere di una convergenza di pensiero con Jeanette Winterson, visto che anch'io tempo fa avevo pensato proprio a 'intelligenza alternativa' come espressione più appropriata per l'intelligenza artificiale. Che poi, che cosa di umano non è artificiale?
Ora che mi scrivi mi chiedo come ho fatto a dimenticare "Il libro senza figure" di Novak, pubblicato da Bompiani (Letizia si mette le mani in faccia, sconsolata).
Mamma mia che libro, è uno di quelli che mi diverte di più leggere!
"Poeti e pubblicitari"?? :p Mooolto interessante questo numero, grazie Letizia!
Ti ho pensata molto, mi piacerebbe un numero sulle onomatopee dalla tua prospettiva multilingue! :D
Allora mi hai letto nel pensiero! :) Avevo preso qualche appunto per un numero su onomatopee & Co, poi sono arrivate altre idee e quella lì è finita un po' più giù... La ripesco, promesso ;)
Per quanto riguarda le onomatopee, molti anni prima di aver pubblicato il "topo dei fumetti" nelle Favole al Telefono, Rodari già nel 1950 scriveva di come i fumetti rappresentassero sentimenti e rumori con suoni prettamente "americani", trovando in questo un valore non necessariamente negativo. Erano anni particolari, in Italia, di grandi polemiche legate a questo fenomeno, dato che si riteneva che queste semplificazioni rovinassero la didattica e rendessero i bambini meno intelligenti; oltre a questo le inevitabili polemiche relative alla violenza, in seguito ad alcuni fatti di cronaca nera.
Grazie Andrea! Se mi lasci qualche riferimento per approfondire lo faccio volentieri
"Conk! una bottigliata in testa!", Rodari l'aveva pubblicato sull'Unità il 14 giugno 1950, si trova facilmente nell'archivio online.
Super! Lo cerco, grazie :D
padellata in fronte +1 ma anche persona con la testa tra le nuvole che camminando prende in pieno un palo della luce
Ovviamente!
"La fonosemantica apre la possibilità di una specie di grammatica sonora sull’utilizzo sapiente di vocali e consonanti che non può che essere di sicuro interesse per chi scrive": in questo libro bellissimissimo, Le parole dell'incanto, Franco Dogana spiega il fonosimbolismo alla perfezione. Lo consiglio per chi volesse approfondire!
Buongiorno Letizia, grazie per la menzione! Amo i confronti che si possono costruire sulla nostra relazione con gli animali e con le intelligenze artificiali (basti pensare alla questione della coscienza). Bellissima questa puntata sul suono delle parole 🤩